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Regione: concluso positivamente il rientro degli studenti dall’estero

Ratificato dalla Giunta regionale il decreto del presidente della Regione relativo al rientro degli studenti beneficiari di una borsa di studio della Regione per un anno scolastico all’estero.

Concluso positivamente il rientro degli studenti beneficiari di borse di studio della Regione. Nella foto un gruppo di studenti all'aeroporto di Londra in procinto di rientrare in Italia (Foto: ASP/Regione Trentino Alto Adige)
Concluso positivamente il rientro degli studenti beneficiari di borse di studio della Regione. Nella foto un gruppo di studenti all'aeroporto di Londra in procinto di rientrare in Italia (Foto: ASP/Regione Trentino Alto Adige)

Nel corso della recente seduta della Giunta regionale (17 aprile) è stato ratificato il decreto del presidente della Regione riguardante l’organizzazione del rientro degli studenti beneficiari di borse di studio della Regione per la frequenza dell’anno scolastico all’estero.

I 60 studenti hanno iniziato la loro frequenza all’estero in Inghilterra (26 nelle località di Arnewood, Avonbourne e Highcliffe), Irlanda (19 a Cork e Carlow), Francia (4 a Strasburgo e Montpellier), Germania (5 a Regensburg e Augsburg) ed Austria (6 a Graz e Salisburgo). Qualche studente in Inghilterra aveva interrotto già nel 2019 gli studi ed era ritornato per motivi di natura personale.

Rientrati 42 dei 57 studenti presenti all’estero

Complessivamente, dopo l’inizio della pandemia di Covid-19, 42 dei 57 studenti all’estero hanno richiesto di essere rimpatriati. Dei 15 rimasti all’estero per propria volontà, 12 si trovano attualmente in Irlanda, 1 in Austria e 2 in Germania. Come si può immaginare l’organizzazione del rientro in Italia è stata piuttosto complessa a causa delle progressive chiusure delle frontiere e del traffico a livello internazionale, nonché delle procedure di trasporto da effettuare nel rispetto delle norme previste dai DCPM emanati a livello nazionale. Va sottolineato che la Regione si è fatta carico di tutti i costi riguardanti il rientro degli studenti ed è stato fatto tutto il possibile per realizzare un rapido rimpatrio dei giovani dalle rispettive sedi di studio.

Obiettivo prioritario il rientro nelle famiglie

Il 24 marzo il presidente della Regione, Arno Kompatscher, ha dato incarico di organizzare il rimpatrio degli studenti beneficiari delle borse di studio sottolineando che il ricongiungimento degli studenti (in parte minorenni) con le loro famiglie all’estero “rientrava nella fattispecie dell’assoluta urgenza secondo le direttive impartite dal DPCM dd. 22 marzo 2020 concernenti deroghe ai divieti di trasferimento o spostamenti”.

Il 26 marzo è stato quindi effettuato il rientro di 7 studenti dall’Irlanda con un volo da Dublino a Roma e quindi con un pullman sino ai rispettivi Comuni di residenza (Rovereto, Trento, Egna, Bolzano e Bressanone). Il 28 marzo sono quindi rientrati, anche grazie ad un intervento dell’Ambasciata italiana a Londra, 23 studenti con un volo da Londra a Roma e successivo trasporto sino a Rovereto, Trento, Bolzano, Chiusa e Bressanone. Il 1° aprile sono rientrati 4 studenti da Graz, il 2 aprile 3 studenti da Strasburgo, il 3 aprile 3 da Regensburg ed 1 da Salisburgo ed infine il 9 aprile 1 studente da Montpellier. 

Gran parte dell’organizzazione e della gestione amministrativa (predisposizione di autorizzazioni e dichiarazioni per le ditte di trasporto ecc.) è stata svolta dall’Ufficio per l’integrazione europea e per gli aiuti umanitari. Il rientro è stato organizzato anche con il supporto del Servizio di prevenzione della Regione che ha provveduto alla consegna di mascherine, guanti e gel disinfettante, nonché informativa sulla quarantena obbligatoria dopo il rientro e consegna di modulistica per autodichiarazione da parte di ogni studente.

 

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