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Approvate misure a sostegno dei servizi per la prima infanzia

L’Esecutivo ha approvato una delibera che prevede il sostegno delle strutture rivolte all’infanzia sia per il periodo di chiusura completa che a quello di apertura parziale delle strutture.

L’Esecutivo ha approvato una delibera che prevede il sostegno delle strutture rivolte all’infanzia sia per il periodo di chiusura completa che a quello di apertura parziale delle strutture (Foto: Agenzia per la famiglia/Ingrid Heiss)
L’Esecutivo ha approvato una delibera che prevede il sostegno delle strutture rivolte all’infanzia sia per il periodo di chiusura completa che a quello di apertura parziale delle strutture (Foto: Agenzia per la famiglia/Ingrid Heiss)

La Giunta provinciale ha approvato nel corso della seduta di ieri (21 luglio) una delibera riguardante alcune misure nel settore dei servizi per la prima infanzia in relazione con la situazione legata al Coronavirus ed alla conseguente chiusura di servizi fondamentali per le famiglie come le microstrutture e l’assistenza domiciliare all’infanzia. A questo proposito l’assessora provinciale alla famiglia, Waltraud Deeg, sottolinea che “nel campo dell’assistenza all’infanzia in Alto Adige abbiamo seguito un nostro percorso autonomo e grazie a ciò è stato possibile riavviare per primi a livello nazionale le offerte in questo settore già a partire dal 18 maggio scorso. I servizi sono ripartiti offrendo quindi un importante sostegno alle famiglie”.

Prima infanzia

A causa della situazione venutasi a creare a causa del Covid-19 si è dovuta trovare una soluzione per quanto riguarda il finanziamento delle strutture rivolte all’infanzia sia relativamente al periodo di chiusura completa che a quello di apertura parziale delle strutture. “Con la delibera odierna – sottolinea l’assessora Deeg – abbiamo fatto un passo in avanti importante a favore delle strutture per l’assistenza all’infanzia e per assicurare la buona funzionalità dei servizi per le famiglie. ”.

In sostanza la delibera sancisce che alla copertura dei costi sostenuti dagli enti gestori nel periodo di sospensione dei servizi di microstruttura e assistenza domiciliare all’infanzia a causa dell’emergenza Covid-19, provvedono il Comune di riferimento o il datore di lavoro e la Provincia, in base alla consueta ripartizione dei finanziamenti e ferma restando l’esenzione dalla compartecipazione tariffaria delle famiglie per tutto il tempo di sospensione del servizio.

Per quanto riguarda i costi sostenuti dagli enti gestori nella “Fase 2” di ripresa dell’attività, avvenuta nel pieno rispetto delle regole vigenti per la prevenzione e il contenimento del contagio da Covid-19, alla copertura dei costi delle ore fatturate relative ai bambini frequentanti partecipano, come previsto dai criteri vigenti, il Comune o il datore di lavoro, le famiglie utenti e la Provincia.

Oneri per le misure di sicurezza

Poiché le misure di sicurezza e prevenzione adottate hanno di fatto comportato e comportano, a carico degli enti gestori, costi aggiuntivi e minori entrate a causa del ridotto numero degli utenti ammessi, la Provincia riconosce e finanzia la differenza tra le ore previste nei contratti vigenti al momento della chiusura dei servizi (parametro di riferimento) e quelle fatturate agli utenti.

Per entrambi i servizi – di microstruttura e assistenza domiciliare all’infanzia – il finanziamento da parte della Provincia è previsto a partire dalla riapertura effettiva del servizio fino al più tardi al 31 agosto 2020. “Questo risultato – sottolinea l’assessora Deeg – è stato ottenuto grazie alla buona collaborazione con i servizi per la prima infanzia ed assicura che non vi saranno costi aggiuntivi né per le famiglie né per le cooperative”. Il costo complessivo del sostegno offerto dalla Provincia alle strutture per l’assistenza ai minori è stimato intorno ai 2 milioni d euro.

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