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Sicurezza pubblica, il presidente ha incontrato la ministra Lamorgese

Incontro a Roma con la ministra Luciana Lamorgese per chiedere misure straordinarie. "Al Parco della Stazione una situazione inaccettabile".

Come garantire la sicurezza pubblica ed evitare situazioni di degrado ed abbandono negli spazi pubblici, e quali possibilità di intervento possono avere le forze dell'ordine. Di questo il presidente della Provincia, accompagnato dal senatore eletto nella circoscrizione del capoluogo, ha parlato con la ministra dell'interno Luciana Lamorgese in un incontro che si è svolto nel pomeriggio a Roma.

"La mano pubblica ha il dovere di agire laddove è necessario", ha affermato il presidente. "Può darsi che altrove ci siano situazioni peggiori, ma per Bolzano quello che accade al parco della stazione ferroviaria non è né sostenibile né accettabile", ha aggiunto. In uno Stato di diritto secondo il Landeshauptmann non si può accettaree che le regole della convivenza civile vengano sistematicamente infrante. "Siamo in stretto e costante contatto con il Commissario del governo e riconosciamo il lodevole e continuo impegno delle forze dell'ordine". Tuttavia, aggiunge, "è stato da tempo raggiunto il punto in cui si rendono necessarie misure urgenti e straordinarie". L'amministrazione comunale di Bolzano, riferisce il presidente, ha sollevato più volte la questione e ora, d'intesa con il Commissario del governo, "si è deciso di coinvolgere lo stesso ministro degli interni". Il senatore bolzanino riferisce inoltre che la ministra si è dimostrata disponibile all'adozione di misure straordinarie per garantire l'ordine pubblico nell'area. 

Da un lato il presidente e il senatore hanno chiesto l'espulsione immediata di tutti gli immigrati che commettono dei reati e, dall'altro, una lotta efficace contro il proliferare della criminalità associata al commercio di droga. Allo stesso tempo il presidente ha assicurato che la Provincia, assieme al Comune, prenderà le misure necessarie per assicurare un alloggio adeguato ai cittadini stranieri "regolari".

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