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Research Südtirol/Alto Adige: 5,5 milioni per 20 progetti di ricerca

Chiusa la prima edizione del bando per progetti di ricerca scientifica. Oggi la cerimonia di assegnazione dei finanziamenti con i rettori dei tre atenei di Bolzano, Trento e Innsbruck**

Il direttore della ripartizione ricerca Vito Zingerle (Foto ASP)
Il direttore della ripartizione ricerca Vito Zingerle (Foto ASP)

Sono 20 i progetti di ricerca scientifica proposti da enti di ricerca altoatesini e dalle università di Trento e di Innsbruck che si sono aggiudicati il finanziamento provinciale per complessivi 5,57 milioni di euro nell'ambito del bando Research Südtirol/Alto Adige 2019. Visto l'altissimo profilo scientifico che i valutatori internazionali hanno riconosciuto ai primi 20 dei 67 progetti presentati all'Ufficio ricerca scientifica della Provincia, al loro finanziamento sono stati dedicati 5,5 milioni di euro per poter sostenere tutti i progetti che hanno ottenuto un punteggio complessivo superiore a 85/100.

Progetti di ricerca scientifica da tutta l'Euregio

"Vogliamo sostenere la ricerca scientifica di base secondo parametri internazionali per rafforzare i nostri enti di alta formazione e di ricerca e con essi il ruolo dell'Alto Adige come polo della ricerca" ha spiegato questa mattina il presidente della Provincia, titolare della delega all'innovazione e alla ricerca nella Giunta provinciale, in occasione della presentazione ufficiale dei risultati del bando a NOI Techpark di Bolzano insieme al direttore della Ripartizione Innovazione, Ricerca, Università e Musei Vito Zingerle e al direttore dell'Ufficio ricerca scientifica Manuel Gatto. Tra i presenti all'evento, oltre che gran parte delle ricercatrici e dei ricercatori responsabili dei progetti finanziati, anche i tre rettori delle Università dell'area dell'Euroregione alpina Tirolo-Alto Adige-Trentino: Paolo Collini dell'Università di Trento, Tilmann Märk dell'Università di Innsbruck e Paolo Lugli della Libera Università di Bolzano, la presidente della Libera Università di Bolzano Ulrike Tappeiner e il presidente di Eurac research Roland Psenner.

Uno dei pilastri della strategia per la ricerca

"Grazie a questi progetti di ricerca, molti dei quali prevedono la partecipazione congiunta di ricercatori di tutta l'area dell'Euregio, intensifichiamo la cooperazione scientifica per affrontare assieme le grandi sfide del futuro" ha proseguito il presidente della Provincia. Il bando che persegue l'obiettivo di promuovere lo sviluppo della ricerca in Alto Adige e le collaborazioni scientifiche internazionali nell'Euregio rappresenta uno dei 3 pilastri della "Nuova strategia per la ricerca" lanciata dalla Giunta provinciale nel 2018. Le candidature erano aperte per progetti di ricerca di ogni settore disciplinare presentati da istituti dell'Alto Adige nonché da università pubbliche dell'Euregio in caso di collaborazioni scientifiche con enti di ricerca altoatesini. I progetti che hanno ottenuto il finanziamento sono di Eurac research (capofila di 6 progetti e partner di altri 2), dell'Università di Innsbruck (capofila di 6 progetti di cooperazione e partner di altri 3), della Libera Università di Bolzano (capofila di 5 progetti e partner di altri 6), del Museo di Scienze naturali dell'Alto Adige (capofila di 2 progetti) e dell'Università di Trento (capofila di 1 progetto di cooperazione e partner di altri 2). Quali partner di progetti finanziati figurano poi anche il Centro di sperimentazione Laimburg e Fraunhofer Italia.

Temi di ricerca strategici per l'area alpina

I progetti di ricerca riguardano principalmente temi legati alla realtà locale in tutte le sue sfaccettature: dagli effetti dell'ipossia in alta montagna agli studi idrogeologici sul territorio con focus sulla responsabilità legale rispetto al rischio idrogeologico o sullo sviluppo diacronico della storia geologica regionale, dall'utilizzo delle previsioni meteo per ottimizzare il funzionamento degli impianti idroelettrici agli effetti del cambiamento climatico sull'approccio politico, sulla fauna avicola delle Alpi e sulla viticoltura fino alla meccanizzazione in agricoltura.

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