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Solland Silicon, stanziati i fondi per svuotamento e smantellamento

La Giunta provinciale ha approvato due delibere che consentiranno di arrivare allo svuotamento integrale degli impianti e al successivo smantellamento della Solland, con relativa bonifica.

Si avvia verso la conclusione il processo burocratico per lo smantellamento della Solland Silicon di Sinigo (Foto: ASP)
Si avvia verso la conclusione il processo burocratico per lo smantellamento della Solland Silicon di Sinigo (Foto: ASP)

Si avvia verso la conclusione il delicato e complesso processo per arrivare allo smantellamento e relativa bonifica della Solland Silicon di Sinigo. Lo ha annunciato, al termine della seduta di Giunta, il presidente della Provincia, riferendo del contenuto di due delibere approvate dall’esecutivo. Attualmente si sta ultimando lo svuotamento delle sostanze pericolose stoccate, dopodiché possono iniziare i lavori di smantellamento e bonifica dell'impianto.

Nel corso dell’estate si è chiarito che per arrivare al necessario svuotamento integrale degli impianti si dovevano eliminare anche le parti gassose e le piccole quantità di liquidi e sostanze pericolose. Per garantire la corretta esecuzione delle ordinanze del Presidente della Provincia, includendo anche l’attività di svuotamento integrale, la Giunta ha ora deliberato di impegnare in due diverse delibere la spesa di 8,1 milioni di euro che saranno impiegati dalle ditte incaricate dei lavori. “Devo ringraziare e complimentarmi con tutti coloro che hanno reso possibile questo passo importante per tutte le persone residenti nel Meranese”, ha detto il presidente. In questo contesto, il Landeshauptmann ha ricordato la "situazione giuridica estremamente complessa per impianti industriali di queste dimensioni". Non solo l'esempio dello stabilimento industriale Ilva a Taranto, ma anche diversi impianti di altre regioni italiane mostrano quanto sia difficile arrivare a trovare le soluzioni adatte. A questo proposito, il Presidente ha in particolare ringraziato per il loro lavoro i collaboratori della Segreteria generale e dell’Avvocatura: "Si è dimostrato che le amministrazioni pubbliche possono trovare soluzioni praticabili in situazioni molto complicate, in questo caso prima tutto nell'interesse della popolazione della conca meranese", ha concluso.

 

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