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Bolzanism Museum: oltre 430 visitatrici per la prima edizione

Sono stati oltre 430 le visitatricii che hanno partecipato alla prima edizione del museo a “cielo aperto” dedicato all’estensione progressiva del capoluogo nei quartieri Don Bosco ed Europa-Novacella

Architettura nella Bolzano dei quartieri popolari (Foto ASP)
Architettura nella Bolzano dei quartieri popolari (Foto ASP)

Bolzanism Museum, inaugurato a luglio 2020, è l’evoluzione di un esperimento di mediazione urbana tra le architetture popolari di Bolzano Ovest e i loro abitanti, avviato da Cooperativa 19 e Campomarzio nel 2017 grazie ad un bando promosso dall’Ufficio Politiche Giovanili della Provincia autonoma di Bolzano. Nel 2019 con il Teatro Cristallo e il Corto Circuito, punti di riferimento culturale della comunità di Bolzano Ovest, nasce l’idea di sistematizzare il progetto creando il Bolzanism Museum, il primo esperimento in Italia di museo sul social housing e le architetture popolari.  Protagoniste indiscusse del progetto sono le architetture popolari e le persone che le abitano. Bolzano e la sua periferia possono essere lette come un grande laboratorio nel quale, durante tutto il 900, si sono sperimentate diverse modalità di sviluppo urbanistico e sociale. “Sono rimasto subito entusiasta da questo progetto e i numeri della prima edizione confermano la bontà di questo progetto dedicato alle tante storie della città di Bolzano – sottolinea l’assessore alla cultura italiana Giuliano Vettorato - il progetto Bolzanism ha raccolto grandi adesioni anche fra i giovani e inoltre ha avuto un indotto economico significativo anche all’interni degli stessi quartieri, teatro delle visite. Il progetto proseguirà con nuovi spunti, forte di numeri che parlano da soli”.

I numeri

Il Bolzanism Museum racconta ora il suo primo anno attraverso un Report, consultabile sul sito www.bolzanism.com, che raccoglie dati e fatti dell’edizione 2020, frutto delle impressioni lasciate sui questionari che i visitatori hanno compilato dopo l’esperienza del tour teatrale con i giovani storytraveller del museo. Dal report si evince che la proposta è stata trovata interessante non solo da abitanti e cittadini bolzanini ma anche da visitatori e turisti interessati a scoprire un lato diverso della città, infatti il 23,30% delle persone intervistate ha visitato per la prima volta Bolzano Ovest proprio grazie alla presenza del Museo e delle attività ad esso connesse. Inoltre una persona su due ha usufruito di servizi commerciali di prossimità recandosi al bar, in un negozio o presso una tabaccheria per fare acquisti. Più di 430 i visitatori totali, 50 le “Bolzanism Walk” realizzate in 12 weekend di apertura. I dati raccolti confermano la buona gestione del progetto anche dal punto di vista del rapporto con chi risiede nei quartieri. Infatti l’87,1% di loro esprime un giudizio positivo sull’esistenza del Bolzanism Museum e il 12,9% addirittura ha una percezione molto positiva. I dati raccolti inoltre restituiscono l’immagine di un Museo che risulta attrattivo per i giovani, pur riuscendo a catturare l’interesse di chi appartiene ad una fascia d’età over 40.

Fondamentale inoltre è l’attività di “piattaforma” sui quartieri del Museo che si intreccia con quella di enti e associazioni che operano nel quartiere e nella città. Il report inoltre raccoglie gli interessi del pubblico per il futuro, interessi su cui sta lavorando ora il team di Bolzanism per riaprire i battenti con una nuova edizione 2021. Proprio in questi giorni infatti è stata lanciata una chiamata agli abitanti del quartiere Europa Novacella alla ricerca di nuove “storie” da raccontare, chi volesse dare il proprio contributo può scrivere a hello@bolzanism.com per una chiacchierata. Per tutte le informazioni: www.bolzanism.com

Nota per i media:

L'Agenzia stampa della Provincia (ASP) si impegna ogni giorno a offrire maggiore visibilità alle donne attraverso l'attenzione alle parole utilizzate nei suoi scritti. Come annunciato nel comunicato di questa mattina, oggi (8 marzo) per la Giornata internazionale della donna l'Agenzia stampa si affianca alla Commissione pari opportunità in un'azione dimostrativa per portare l'attenzione sul tema. Per questo l'Agenzia stampa nelle sue comunicazioni odierne utilizzerà il femminile invece della generica indicazione al maschile onnicomprensiva.

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