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Donne vittime di violenza, progetto per l'inserimento lavorativo
Le Ripartizioni politiche sociali e lavoro assieme ai Centri antiviolenza e ai Centri di coordinamento della formazione continua sul lavoro in lingua italiana e tedesca, hanno avviato un progetto di collaborazione che punta a sostenere a lungo termine le donne che hanno subito violenza. Queste donne, previo colloquio con gli operatori, saranno aiutate ad incrementare la loro autonomia tramite l’inserimento mirato nel mondo del lavoro. "Se una donna è riuscita ad uscire dalla spirale di violenza domestica, non dobbiamo limitarci ad offrirle un alloggio, ma dobbiamo accompagnarla sul medio e lungo periodo", afferma l’assessora Waltraud Deeg, sottolineando la particolare importanza del progetto di inserimento lavorativo che "in prospettiva restituisce alle donne la loro autonomia e consente uno sguardo positivo verso il futuro".
Per sei donne autonomia tramite il lavoro
Da marzo 2021 sono in totale sei le donne che ottengono questa possibilità. Sono donne che hanno trovato rifugio nelle Case delle donne di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico. Dopo un colloquio preventivo con una collaboratrice del servizio Case delle donne, viene loro offerta la possibilità di fare ingresso o rientrare nel mondo del lavoro. Tramite un colloquio presso il Centro di mediazione lavoro di riferimento, un’operatrice dell’Ufficio servizio lavoro accerterà la situazione personale della donna da prendere in carico, valuterà le sue competenze ed esperienze lavorative pregresse andando a considerare eventuali carenze formative per poi veicolarla o direttamente a un datore di lavoro, oppure indirizzarla ad un corso di formazione o a un tirocinio orientativo. Se necessario viene favorita la frequenza di corsi di lingue. Le donne partecipanti al progetto vengono accompagnate e sostenute nel loro percorso.
Lavori preparatori al progetto
I lavori propedeutici al progetto sono durati due anni ed hanno compreso anche la formazione iniziale delle operatrici dell’Ufficio Servizio lavoro nell’ambito della violenza di genere a cura delle operatrici dei Centri antiviolenza. Un progetto analogo era già stato attivato negli anni passati grazie alla collaborazione tra servizi Case delle donne e cooperativa CONSIS, ed era stato sostenuto con i finanziamenti previsti dal Fondo regionale per il sostegno della famiglia e dell’occupazione. Complessivamente 30 donne avevano avuto modo di parteciparvi e di essere inserite nel mondo del lavoro.