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Fondazione Dolomiti UNESCO, Mara Nemela è la nuova direttrice
Dopo Marcella Morandini, dimessasi lo scorso anno, sarà di nuovo una donna a dirigere la Fondazione Dolomiti UNESCO. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione, riunitosi ieri (3 maggio) a Belluno, ha scelto Mara Nemela quale neo direttrice fra le tre candidate che avevano superato la selezione. "Abbiamo scelto la candidata migliore, anche se non è stato facile. Le tre candidate presentate al Consiglio di amministrazione vantano profili di altissimo livello", commenta l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer che sottolinea come l’ampia partecipazione alla selezione e il livello delle candidate e candidati siano la dimostrazione tangibile del prestigio e dell’autorevolezza che la Fondazione Dolomiti UNESCO ha saputo costruirsi in questi anni.
Dolomiti, territorio da proteggere e tramandare
Mara Nemela, ladina della Val di Fassa, finora era Responsabile dell’ufficio tecnico del Comun general de Fascia e Coordinatrice della Rete delle riserve della Val di Fassa. Il profilo professionale versatile e interdisciplinare unitamente ad una profonda conoscenza del territorio e delle culture delle Dolomiti, nonché alle ottime capacità di dialogo e di gestione dei conflitti, hanno convinto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione. "Lavorare per la Fondazione significa per me mettersi al servizio di un sistema territoriale complesso, favorendo il dialogo e il confronto", ha detto Mara Nemela facendo presente che essendo cresciuta fra le Dolomiti ha, "come le genti dolomitiche, una naturale propensione a sentire come parte di sé i termini patrimonio ed eredità riferiti a un territorio da coltivare, proteggere e tramandare come un bene collettivo".
Rafforzare la cooperazione interregionale
"Il riconoscimento UNESCO è una scelta e un impegno alla conservazione attiva, non può essere ridotto ad un marchio per la promozione turistica", ha fatto presente l’assessora Hochgruber Kuenzer facendole eco e sottolineando la necessità dell’impegno verso le generazioni future a mantenere vivo il senso di responsabilità e valorizzare il legame fra contesto ambientale e comunità locali. "Sono convinta che sia necessario rafforzare ulteriormente sia la cooperazione interregionale che la collaborazione all’interno delle nostre province e regioni. Penso soprattutto alla mobilità e alla gestione delle aree hotspot come ad esempio quella delle Tre Cime di Lavaredo", ha affermato l’assessora. Le altre due concorrenti ad aver superato la selezione erano Marianna Elmi, vice Segretaria generale della Convenzione delle Alpi e Gabriella De Fino, attuale Referente per i progetti di alta formazione di tsm – Trentino School of Management. Su un totale di 45 domande di ammissione, solo 13 candidate e candidati erano stati ammessi alla selezione con la Commissione tecnica.