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Utilizzo del "Bonus elettrico": decisione concordata col Consiglio

Oggi (5 ottobre) la Giunta provinciale ha trattato il tema del "Bonus elettrico Alto Adige". La decisione dovrà avvenire di concerto con il Consiglio provinciale.

La Provincia di Bolzano, in base all'articolo 13 dello Statuto di Autonomia, ha il diritto di ricevere annualmente e gratuitamente dai concessionari di impianti di derivazione a scopo idroelettrico una certa quantità di energia, il  valore equivalente in forma monetaria. A luglio 2021 la Giunta ha dato all'Agenzia per l'Ambiente e la Tutela del Clima l'incarico di esaminare ulteriormente i possibili approcci di base all'uso del "Bonus elettrico Alto Adige" e i loro rispettivi vantaggi e svantaggi. 

La Giunta analizza tre soluzioni

"Abbiamo fatto svolgere analisi dettagliate del rapporto costi-benefici rispetto a diverse soluzioni e del valore aggiunto di ciascuna per la pubblica amministrazione e per la cittadinanza. Oggi abbiamo analizzato insieme in Giunta gli esiti di questa ricognizione" ha detto il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, nella conferenza stampa odierna a margine della seduta di Giunta. "Ora presenteremo le diverse soluzioni in Consiglio provinciale e insieme all'aula prenderemo una decisione condivisa" ha detto il presidente. Le premesse per un'attuazione del bonus sembrano comunque esserci in ogni caso. Tuttavia, secondo Kompatscher, c'è da "valutare la misura in cui ha senso trasferire parzialmente il valore monetario ai cittadini o in alternativa di fornire loro un beneficio indiretto tramite la mano pubblica".

Tre possibilità sul tavolo

Una possibilità è l'acquisizione dell'equivalente economico dell'energia elettrica gratuita dai gestori delle centrali, come è avvenuto finora. Il ricavo risultante potrebbe essere aggiunto al bilancio provinciale o messo a disposizione della popolazione o di altri beneficiari secondo determinati criteri sotto forma di bonus. La seconda opzione è quella di ottenere l'energia elettrica dai gestori delle centrali e utilizzarla negli edifici pubblici, per l'illuminazione pubblica e simili. La terza opzione sarebbe una forma mista. L'obiettivo del bonus resta la compartecipazione della popolazione alla generazione di valore ottenuta utilizzando la risorsa pubblica acqua per la produzione di energia elettrica, affinché anche la collettività possa trarre vantaggio dal ritorno nella competenza provinciale del settore energetico.


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