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Il presidente Kompatscher visita SENSHome, case per i più fragili

Sopralluogo del presidente agli ambienti domestici progettati e realizzati per garantire l’autonomia di persone con disturbi dello spettro autistico ospitati dal NOI Techpark.

Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha visitato oggi (3 febbraio) gli ambienti domestici progettati per aiutare le persone con disturbi dello spettro autistico (ASD) a migliorare la propria autonomia allestiti presso il NOI Techpark di Bolzano Sud nell’ambito del progetto SENSHome. Si tratta di appartamenti che, grazie all’istallazione di reti di sensori intelligenti, diventano case “sensibili” alle necessità delle persone con bisogni speciali e segnalano possibili eventi a rischio.

"Il progetto SENSHome ambisce a creare ambienti di vita sicuri e confortevoli per le persone affette da disturbi dello spettro autistico e da altri tipi di fragilità: in questo modo, promuove per loro un maggiore grado di autonomia, altrimenti difficilmente raggiungibile", ha detto il presidente della Provincia, al termine della sua visita. "È un obiettivo importante ed è particolarmente significativo che questo ottimo connubio tra tecnologia, ricerca e inclusività sia stato realizzato anche attraverso fondi europei", ha aggiunto Kompatscher.

Il progetto SENSHome

L’obiettivo del progetto SENSHome – progetto Interreg frutto della collaborazione della Libera Università di Bolzano con l’Università di Trieste, la Fachhochscule Kärnten e la ditta Eurekasystem srl (azienda del ramo meccatronica) – era costruire spazi indoor che garantissero benessere e comfort delle persone con disturbi dello spettro autistico oltreché la loro incolumità, nel caso di episodi di crisi in assenza di un familiare o un operatore sociale. 

“Attualmente, la vita indipendente di persone con ASD è possibile spesso in ambienti dedicati, grazie alla convivenza e al sostegno di operatori specializzati”, spiega il professor Andrea Gasparella, coordinatore del gruppo di ricerca in Fisica Tecnica della Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano, “la tecnologia che abbiamo sperimentato nel progetto SENSHome colma potenzialmente il divario tra la vita indipendente e le strutture assistenziali aumentando l’autonomia di persone che non necessitano di cure costanti, ma che non potrebbero essere lasciate sole. Il progetto potrebbe essere inoltre adattato alla sicurezza personale anche di persone anziane prolungando le prospettive di vita attiva”. 

“L’innovazione della proposta consiste anche in un miglioramento delle condizioni di comfort interno agli ambienti di vita e una conseguente minor incidenza di eventi critici. Così un solo operatore – profilo professionale di cui c’è e ci sarà anche in futuro grande carenza – riuscirebbe ad assistere più utenti”, affermano i ricercatori Marco Caniato (project manager del progetto) e Arianna Marzi.

Il progetto SENSHome si è avvalso del supporto della rete creata da Autism-Europe, l’associazione internazionale sostenuta dalla Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità della Commissione Europea nell’ambito del Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza 2014-2020, il cui obiettivo è quello di promuovere i diritti delle persone diversamente abili e aiutarle a migliorare la loro qualità di vita. Sono stati coinvolti in qualità di partner di progetto le seguenti organizzazioni: Progettoautismo FVG onlus, l’AEB - Associazione genitori di persone in situazione di handicap, Associazione La Nostra Famiglia - IRCCS Eugenio Medea, Televita Spa, P.SYS system creation e Inklusion:Kärnten.


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