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Giovani e mercato del lavoro: tra sviluppi positivi e sfide importanti

Utilizzare i dati sui primi contatti e le aspettative dei giovani per facilitare la ricerca di posti di lavoro e di forza lavoro: ne hanno riferito l'assessore Achammer e il direttore Luther.

Nella conferenza stampa/evento informativo organizzato oggi (17 maggio 2023) dal Servizio Mercato del lavoro, l'assessore provinciale al Lavoro, Philipp Achammer, e il direttore della stessa Ripartizione provinciale, Stefan Luther, si sono concentrati sulla transizione scuola-lavoro e sulle aspettative dei giovani rispetto al lavoro. I rappresentanti del mondo dell‘istruzione, delle parti sociali e di altre istituzioni hanno avuto l’occasione di conoscere il "tesoro di dati" del Servizio Mercato del lavoro e hanno discusso e concordato nuove possibilità di elaborazione di dati e di cooperazione. Obiettivo: facilitare la ricerca di posti di lavoro dei giovani e la ricerca di manodopera da parte delle imprese. "L'Alto Adige ha il più alto tasso di occupazione giovanile in Italia, quasi il 40%, e un tasso di disoccupazione giovanile del 3,8%, che si confronta bene anche con le Regioni dell’Europa centrale", ha detto l’assessore Achammer, introducendo la conferenza stampa/evento informativo.

Focus sulla transizione scuola-lavoro

Tuttavia, questi due dati non sono sufficienti per valutare la situazione dei giovani sul mercato del lavoro: Sono necessarie informazioni sulla transizione scuola-lavoro, sulla corrispondenza tra l’istruzione ricevuta e la professione svolta e sulle esperienze e le aspettative dei giovani rispetto al mondo del lavoro, ha affermato l‘assessore. Stefan Luther, direttore del Servizio Mercato del lavoro, ha poi presentato una serie di dati attuali su questi temi. Circa il 16% dei giovani altoatesini tra i 15 e i 19 anni ha già scelto una professione, circa un terzo non ci ha ancora pensato; circa la metà ha riflettuto sull'argomento, ma ancora senza un risultato chiaro. Per la metà dei giovani, un buon clima lavorativo, la possibilità di svolgere la professione preferita e un weekend libero a propria disposizione sono talmente importanti da accettare anche di guadagnare di meno. "Le preferenze dei giovani variano a seconda della scuola scelta, dell'età e del settore in cui hanno già fatto esperienza", spiega Luther. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti che sono importanti per tutti i giovani: "In generale, vogliono avere abbastanza tempo per i loro figli quando sarà il momento". Ciò che è importante per i giovani è la raggiungibilità dell'azienda con i mezzi pubblici o in bicicletta, non tanto la vicinanza al luogo di residenza. "Le aziende che vogliono essere attraenti dal punto di vista dei giovani dovrebbero prestare attenzione agli aspetti ecologici e sociali, oltre che alla libertà di scelta delle ferie", afferma il direttore del Servizio Mercato del lavoro. 

La ricerca, pubblicata nel nuovo, ampio numero della rivista Mercato del lavoro-News (6/2023), contiene tutta una serie di altre indicazioni: ad esempio, quanti giovani vorrebbero svolgere un‘attività manuale - circa un terzo - o che possono immaginare di lavorare all'estero - circa uno su dieci. "Questa rilevazione, che in futuro condurremo regolarmente, contiene importanti suggerimenti. Una buona parte dei giovani ha aspettative diverse nei confronti dell'ambiente di lavoro, dell'azienda e del lavoro rispetto alle generazioni di mezzo e a quelle più anziane. Con una differenza cruciale: sono sempre più questi preziosi potenziali lavoratori a poter scegliere il proprio posto di lavoro", conclude il direttore del Servizio Mercato del lavoro, traendo le conclusioni pratiche dell'analisi. I giovani sono sempre meno da considerare come un gruppo omogeneo, piuttosto sono costituiti da entourage diversi che devono essere affrontati in modo specifico per quanto riguarda l'ingresso nel mondo del lavoro e mediati al lavoro con strumenti adeguati.

Achammer: "Tanti giovani emigrano, servono nuove misure"

Per l'assessore provinciale al Lavoro, Philipp Achammer, l’ampio tesoro di dati dimostra principalmente la necessità di una maggiore trasparenza nel mercato del lavoro. Soprattutto in vista dei forti cambiamenti, ha affermato, è fondamentale che i giovani, ma anche il mondo della scuola e della formazione, siano a conoscenza degli effettivi sviluppi del mercato del lavoro. L'assessore ha affrontato apertamente una delle tante sfide, e cioè: "Sono circa 1.000 i giovani sotto i 30 anni che ogni anno lasciano l'Alto Adige. Questa tendenza è aumentata e l'esodo riguarda sia le universitarie e gli universitari che lavoratrici e lavoratori qualificati. Questo ci spinge ad adottare ulteriori misure, affinché l'Alto Adige rimanga un luogo attraente per il lavoro e, se necessario, lo diventi ancora di più", ha concluso l'assessore provinciale. Con i rappresentanti e gli esperti presenti, sono previste analisi approfondite sulla base dei dati amministrativi esistenti da parte del Servizio Mercato del lavoro, nonché una più profonda collaborazione tra le varie istituzioni. I risultati contribuiranno ad approfondire e migliorare l'informazione sul delicato tema "giovani e primi contatti con il mercato del lavoro".

Ulteriori informazioni dettagliate e grafici si trovano: 


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