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Riscaldamento a legna: incentivi per sostituire gli impianti obsoleti

Via libera della Giunta oggi (26 settembre) ai nuovi criteri per la sostituzione di impianti termici centralizzati alimentati a legna. Domande dall'1 gennaio 2024, stanziati 3,6 milioni di euro.

La delibera approvata oggi (26 settembre) dall'esecutivo va nella direzione di ridurre le emissioni degli inquinanti che risultano più problematici in alcune realtà sul territorio. L’introduzione dei nuovi criteri di contribuzione per la sostituzione degli impianti di riscaldamento a legna esistenti, particolarmente dannosi per l'ambiente o obsoleti, riguarda gli apparecchi termici con potenza nominale compresa tra i 35 e 500 kilowatt, costruiti nel 2023 o precedentemente. Gli incentivi non riguardano piccoli sistemi di riscaldamento a legna, come stufe o caminetti, ma i sistemi di riscaldamento centralizzati alimentati a legna di condomini, hotel o aziende.

Le domande possono essere presentate presso l’Agenzia provinciale per l’Ambiente e la tutela del Clima. Per ottenere il contributo è necessario che l'impianto in da sostituire non si trovi nella zona di fornitura di un sistema di teleriscaldamento e che i beneficiari abbiano accesso agli incentivi Statali del cosiddetto "Conto termico".

"Le concentrazioni di benzo(a)pirene, che indicano una combustione impropria della legna, negli ultimi anni hanno ripetutamente superato i valori target annuali in Alto Adige", spiega Georg Pichler, direttore dell'Ufficio provinciale Aria e Rumore. "Le concentrazioni più elevate di questo inquinante cancerogeno si misurano nelle aree rurali, dove il riscaldamento con biomassa è diffuso durante la stagione fredda".

Per questo motivo è necessario promuovere la sostituzione degli impianti obsoleti. L'Agenzia provinciale per l'Ambiente e la tutela del Clima ha elaborato i criteri, adottati ora dalla Giunta, dopo il parere positivo del Consiglio dei Comuni.

Domande dal 1° gennaio 2024

Nel febbraio 2023 la Provincia di Bolzano ha firmato un accordo con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica sulle misure destinate a migliorare la qualità dell'aria in Alto Adige. Il MISE mette a disposizione circa 3,6 milioni di euro per coprire le spese finanziarie legate ai criteri. Le domande possono essere presentate all'Ufficio provinciale Aria e Rumore dal 1° gennaio al 30 giugno 2024 di ogni anno, fino ad esaurimento del budget disponibile.


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