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Il presidente della Provincia: transiti al Brennero, meglio trattare

Il presidente della Provincia non ritiene utile il ricorso del Governo alla Corte di Giustizia europea contro le limitazioni al transito imposte dal Tirolo e invita a negoziare.

Sulla questione del traffico di transito lungo il corridoio del Brennero, il presidente della Provincia di Bolzano esorta gli Stati italiano e austriaco a sedersi al tavolo delle trattative. Con questa richiesta reagisce alla decisione del Consiglio dei ministri italiano di presentare alla Corte di Giustizia europea (CGE) un ricorso contro le limitazioni al transito imposte dal Tirolo. Il presidente spiega che l'Alto Adige soffre l’annoso problema del traffico di transito. Da molto tempo il presidente spinge per un negoziato senza precondizioni sul problema permanente dei transiti al Brennero. Questo vale sia per la parte italiana che per quella austriaca.

Secondo il presidente della Provincia, è urgente istituire un tavolo di trattativa. A livello regionale, la dichiarazione di Kufstein dell'aprile 2023 per un sistema di gestione digitale del traffico ha mostrato come si potrebbe fare (comunicato dell'Ufficio stampa).

Se i territori direttamente interessati sono in grado di avviare negoziati e di ottenere risultati senza grandi precondizioni, allora ci si può aspettare che ciò sia fattibile anche a un livello istituzionale superiore, nell'interesse della collettività, è la convinzione del presidente.

La storia dell'Alto Adige mostra più che chiaramente la forza positiva che i compromessi politici possono sviluppare, ma questi richiedono anche la volontà di discutere le alternative senza riserve. È sufficiente mettere da parte qualche punto di vista giustificato, da una parte e dall'altra, per aprire la visuale alle alternative esistenti. In questo senso, l'Alto Adige cercherà sempre di svolgere il suo ruolo di ponte e di mediatore. L'iniziativa deve ora venire innanzitutto dagli Stati nazionali di Italia, Germania e Austria. Solo se saranno d'accordo si potrà concludere un trattato internazionale e realizzare un sistema digitale di gestione e orientamento del traffico. Su questa base, sarebbe possibile conciliare l'uso economico efficiente del corridoio e la tutela della salute e dell'ambiente dei territori interessati, nell'interesse di tutte le parti interessate. Questo includerebbe anche un pedaggio appropriato per il corridoio che arginerebbe il problema del traffico deviato, sottolinea il presidente.


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