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Rete della formazione, buona la prima al network altoatesino
Al motto “L’unione fa la forza”, ha preso il via il primo incontro della "Rete della formazione" in Alto Adige. Presenti, oltre ai rappresentanti dell’amministrazione provinciale, l’Università di Bolzano, che ha ospitato l’evento, la Camera di Commercio, l’Eurac Research e l’Accademia Cusanus, insieme ad alcuni esponenti delle agenzie linguistiche e di educazione permanente, e dei comitati di educazione permanente.
Tematiche principali del simposio sono state la certificazione delle competenze e il riconoscimento di crediti, il ricambio generazionale all'interno degli enti formativi, il rafforzamento delle sinergie tra tutti gli attori del settore, la sfida delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale.
I direttori delle Ripartizioni cultura italiana e tedesca, Antonio Lampis e Volker Klotz, ad apertura dei lavori, hanno sottolineato la necessità di rinnovare un sistema costruito negli anni ‘80 e l’importanza di tutelare e promuovere le attività di tutti gli attori che quotidianamente operano sul territorio provinciale per garantire un’offerta formativa di qualità a tariffe agevolate, un unicum a livello nazionale.
I gruppi di lavoro sono stati moderati da Cristina Larcher, la riflessione si è concentrata sugli scenari formativi futuri e sulle maggiori sfide che il sistema dell’apprendimento permanente dovrà affrontare per restare al passo con i mutamenti della società.
“Quest’anno la normativa di settore compie 40 anni, e quando si raggiunge un traguardo di tale importanza, è il momento giusto per fermarsi e riflettere sul cambiamento imposto dalla società in continua evoluzione”, hanno affermato, infine, i direttori degli Uffici promotori Donatella Ricchetto, Anika Michelon e Luca Bizzarri.
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