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Costituite 136 commissioni locali per i masi chiusi: 175 volti nuovi
Nella seduta di oggi (12 dicembre), la Giunta provinciale ha nominato i membri delle 136 commissioni locali per i masi chiusi. La decisione è stata presentata dall'assessore provinciale Arnold Schuler, i nomi sono stati proposti dell’Unione agricoltori e contadini. Per la remunerazione dei membri delle commissioni saranno spesi complessivamente 149.000 euro l'anno, cifra che è stata a sua volta stanziata nella delibera odierna. In ogni commissione deve esserci almeno una donna, in qualità di presidente o vicepresidente, deve inoltre esserci un membro supplente per ogni membro e per ogni presidente. In totale, 175 persone siedono per la prima volta in una commissione locale per i masi chiusi.
"Vorrei cogliere l'occasione per sottolineare il valore del maso chiuso: è grazie a questo istituto giuridico che la terra non è frammentata e che si continua a coltivare in 13.000 masi chiusi dell'Alto Adige. Molte famiglie contadine dell'arco alpino si sono arrese. Il maso chiuso è e rimane la strada giusta da seguire", ha sottolineato l'assessore Schuler. Il maso chiuso è unico anche perché è una delle poche eccezioni in cui la Provincia può intervenire nel diritto civile con proprie norme. Parola chiave: successione.
Le commissioni locali scadono ogni cinque anni e sono responsabili principalmente dei trasferimenti di proprietà di terreni o edifici di aziende agricole chiuse, ma anche in caso di scioglimento, chiusura o controversie quando si rileva un maso chiuso, la Commissione provinciale per i masi chiusi scade l'anno prossimo ed è l'organo di appello. La commissione locale per i masi chiusi deve prendere una decisione entro 60 giorni dalla presentazione della domanda. Negli ultimi cinque anni, le 136 commissioni locali della Provincia hanno preso in totale circa 1.200 decisioni, tra cui 42 chiusure, di cui dieci approvate solo nel 2023.
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