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Matthias Heine alla Teßmann, conferenza sulle parole controverse
Oggi si usano molte parole ritenute “controverse”, ossia tacciate di essere discriminatorie, razziste, storicamente connotate o semplicemente antiquate. Allora il rischio è di "non poter più dire nulla”. Nei suoi libri “Kaputte Wörter? Vom Umgang mit heikler Sprache” e “Verbrannte Wörter. Wo wir noch reden wie die Nazis – und wo nicht”, il giornalista e scrittore Matthias Heine, ha approfondito la tematica in riferimento al lessico tedesco, con l’intenzione non di stabilire delle regole di utilizzo, ma di illustrare con obiettività l’origine e l’uso di determinate parole e i motivi per cui vengono criticate.
Matthias Heine mostrerà quanto interessante sia seguire come si è evoluto l’uso di determinate parole nel corso della storia
lunedì 26 febbraio,
alle ore 20.00,
alla Biblioteca provinciale "Dr. Friedrich Teßmann",
in via A. Diaz 8, a Bolzano.
Conoscere la filologia delle parole "controverse" aiuta a rapportarsi con un linguaggio spesso problematico. Consente di gestire i dibattiti sulla lingua con maggiore consapevolezza e senza dare adito a polemiche. L'evento è organizzato congiuntamente dalla Sprachstelle del Südtiroler Kulturinstitut, dalla Biblioteca provinciale "Dr. F. Teßmann", dalla Volkshochschule Südtirol e dall’Ordine dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige/Südtirol.
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