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Nuovo contratto integrativo provinciale per gli operai forestali
Un'ampia varietà di lavori nei boschi, la manutenzione dei sentieri o i lavori di disboscamento: in media, il Servizio forestale incarica 300 operai forestali (letteralmente addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria) di svolgere questo lavoro ogni anno. Spesso si tratta di agricoltori per i quali questo lavoro rappresenta una seconda fonte di reddito. Tuttavia, anche falegnami, carpentieri e muratori qualificati contribuiscono con la loro competenza ed esperienza a questo importante lavoro nelle aree rurali e vengono assunti dal Servizio forestale, dall’Agenzia Demanio provinciale o dai Comuni. Gli operai forestali devono ovviamente completare i corsi di sicurezza di base richiesti - sicurezza sul lavoro e primo soccorso - e vengono poi assegnati ai loro compiti in base alle loro qualifiche aggiuntive, come ad esempio l'uso della motosega. Gli operai forestali sono assunti sulla base del contratto collettivo di lavoro statale "Contratto integrativo per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria"; inoltre, dal 1° aprile si applica loro il contratto integrativo provinciale recentemente negoziato. Questo è stato firmato dalla Ripartizione Servizio forestale, dall'Ufficio Amministrazione forestale, dall'Agenzia Demanio provinciale, dal Consorzio dei Comuni e dalle organizzazioni sindacali (FAI - SGBC/CISL, FLAI - AGB/CGIL, ASGB e UILA - UIL-SGK). Esso prevede un aumento dell'8% del salario orario e un aumento del contributo del datore di lavoro al fondo pensionistico integrativo al 2% (in precedenza 1,5%).
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