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Piano mobilità Alto Adige: disponibile il parere favorevole definitivo

Dal 29 maggio disponibile il parere favorevole sulla valutazione ambientale strategica del Piano provinciale della mobilità sostenibile e della logistica. La Giunta potrà ora approvarlo in tempi brevi

Con la valutazione ambientale strategica, per la quale dal 29 maggio è disponibile un rapporto positivo, il Piano per la mobilità di domani ha raggiunto l'ultimo passaggio, prima dell'approvazione da parte della Giunta provinciale. Anche la valutazione “Natura 2000”, già completata, ha dato esito positivo.

Piano provinciale della mobilità sostenibile: verso una mobilità rispettosa del clima in Alto Adige fino al 2035.

Dopo un ampio processo di partecipazione, con oltre 5500 partecipanti, la Giunta ha approvato nel 2023 il Piano. I Comuni e le parti interessate hanno poi potuto presentare alla Giunta provinciale obiezioni e suggerimenti, molti dei quali sono stati accolti. “Nello sviluppo del Piano Alto Adige per la mobilità di domani, per noi era importante creare un concetto di mobilità che comprendesse, in modo olistico, tutti i piani e le aree di mobilità precedenti e fornisse risposte alle sfide più importanti", afferma Martin Vallazza, Direttore del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità.

Il “Piano provinciale della mobilità sostenibile 2035" sarà presto presentato alla Giunta provinciale per l'approvazione definitiva. Sette importanti tasselli contenuti all’interno del Piano mirano a raggiungere una mobilità più sostenibile. Ad esempio, la mobilità su rotaia e in bicicletta sarà quasi raddoppiata. Il miglioramento degli hub dovrebbe rendere ancora più facile il passaggio da una modalità di trasporto all'altra. La digitalizzazione dovrebbe facilitare il pagamento dei trasporti pubblici e la prenotazione di interi pacchetti di mobilità. Aree sensibili come le Dolomiti, Patrimonio Unesco, saranno valorizzate attraverso una migliore gestione dei flussi di mobilità. In termini di infrastrutture stradali, l'attenzione è rivolta alla resilienza. L'importante asse del Brennero, che collega due Paesi, deve diventare il Corridoio Verde Digitale del Brennero, preferibilmente sotterraneo, per ridurre al minimo l'impatto sulle città e i centri abitati.



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