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Il presidente Kompatscher incontra il relatore speciale Onu Levrat
L’esempio costituito dall’Alto Adige quale modello di pacifica risoluzione dei conflitti etnici e l’ormai prossima realizzazione del Centro di documentazione per la tutela delle minoranze e per l'autonomia, a Bolzano, sono stati alcuni dei temi toccati dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, e dal relatore speciale delle Nazioni Unite per le minoranze, il giurista svizzero Nicolas Levrat, nel corso del loro incontro di ieri (11 luglio) a Palazzo Widmann. Dell’Alto Adige quale modello per la risoluzione dei conflitti regionali avevano recentemente parlato anche il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Un apprezzamento fatto proprio anche da Nicolas Levrat, sessantenne svizzero, direttore del Global Studies Institute dell'università di Ginevra, specializzato in studi internazionali. Nel corso del suo colloquio con Kompatscher, il pensiero è andato presto ai focolai per i quali una soluzione sembra invece lontana, come la Palestina e l’Ucraina.
“Per capire quanto è importante la tutela delle minoranze, e quindi anche il ruolo del professor Levrat, basta guardare le cose terribili che succedono laddove i diritti delle minoranze non vengono rispettati”, ha detto Kompatscher. “La visita del relatore speciale dell’Onu costituisce per l’Istituzione che rappresento un onore e un implicito riconoscimento di quello che, assieme all’Italia e all’Austria, siamo riusciti a costruire, e vantaggio di tutti i gruppi linguistici dell’Alto Adige”, ha detto il presidente della Provincia.
Già impegnato al Consiglio d’Europa con i problemi delle minoranze etniche in Europa centrale e orientale, l’accademico svizzero è tra i fondatori della Human Rights Week di Ginevra. Il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti delle minoranze controlla che vengano rispettati i diritti di chi appartiene a una minoranza, sia essa nazionale, etnica, religiosa o linguistica.
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