News
Bando di gara del servizio ferroviario: Provincia ricorre in appello
BOLZANO (USP). Durante la seduta della Giunta provinciale dell'8 aprile, il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l'assessore provinciale alla Mobilità Daniel Alfreider hanno fatto il punto della situazione sull'annullamento della gara d'appalto per i servizi ferroviari. A metà marzo, il Tribunale amministrativo di Bolzano aveva annullato la gara d'appalto a seguito di un ricorso. La Giunta provinciale ha 30 giorni di tempo per decidere se impugnare la sentenza (leggi il comunicato dell’USP). Il ricorso è stato presentato da un concorrente, come era già accaduto per la gara d'appalto per la concessione dell'autostrada del Brennero. Non è insolito, poiché si tratta di “settori di nicchia” specializzati, contesi da un numero molto limitato di operatori economici, che presentano un'elevata complessità e un valore contrattuale considerevole.
“L'elevata complessità degli appalti pubblici offre un terreno di controversia giuridica, sia di natura tecnica che amministrativa”, sottolinea il presidente della Provincia. Con l'entità finanziaria di questi progetti aumenta anche la disponibilità a presentare ricorsi: ”È un diritto legittimo di ogni operatore economico impugnare una procedura di appalto. Questo fa parte di una concorrenza leale”, sottolinea Kompatscher. Tuttavia, un ricorso non significa necessariamente che la gara d'appalto fosse errata, ma significa solo che un operatore economico ritiene necessaria una verifica legale. Per quanto riguarda la gara d'appalto per i servizi ferroviari, la Giunta provinciale ha deciso di presentare ricorso contro la sentenza di annullamento. Alla base di ciò vi è un'analisi dettagliata da parte dell'Avvocatura della Provincia e del Dipartimento Mobilità, secondo la quale i motivi di ricorso accettati dal Tribunale amministrativo (mancato rispetto dell'obbligo di pubblicazione e trasparenza e termine inadeguato per la presentazione delle offerte) non sono ritenuti giustificati.
“Si tratta di garantire la certezza del diritto per i prossimi passi. Per questo motivo abbiamo deciso oggi di rivolgerci al Consiglio di Stato”, ha informato l'assessore provinciale alla Mobilità, Daniel Alfreider, durante la conferenza stampa che ha fatto seguito alla seduta di Giunta.
Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha brevemente affrontato la questione degli appalti: “La critica trasversale secondo la quale l'Amministrazione provinciale non sarebbe in grado di svolgere il proprio lavoro in modo adeguato non è giustificata, basta dare un'occhiata ai numeri”, ha sottolineato Kompatscher. I ricorsi contro le gare d'appalto pubbliche sono piuttosto rari in Alto Adige: nel 2023 sono state pubblicate 72.030 procedure per un valore totale di 2.129.934.794 euro (7.074 per opere pubbliche, 31.257 per forniture, 33.699 per servizi). Sono stati presentati ricorsi solo in 14 casi. Anche per il 2024 il quadro è simile: sono stati pubblicati in totale 96.3612 bandi (8655 per opere pubbliche, 44.244 per forniture, 43.462 per servizi), per un volume complessivo di 3.818.212.626 euro, e sono stati presentati 20 ricorsi. Dei ricorsi presentati, due terzi nel 2023 e metà nel 2024 sono stati risolti a favore delle stazioni appaltanti. Circa il 92% delle opere pubbliche e l'80% dei servizi rimangono in Alto Adige, mentre per quanto riguarda gli appalti di fornitura si tratta del 78% di quelli banditi, anche se va tenuto presente che non per tutti gli appalti esistono fornitori idonei in provincia.